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martedì 28 ottobre 2014

settimane instabili e gridi silenziosi

Anni passati ad affamare il mio corpo,
Mesi trascorsi a giocare a cache cache con la salute.
Nonostante il tempo, tutto continua.
Mi chiedo che fine abbia fatto la mia grinta,
Quella che due anni fa voleva spaccare il mondo e la malattia.
Sono rimasta io, sola, con l'anoressia.
Ogni giorno mi odio, odio Lei.
Odio la fame, la stanchezza, l'irritabilità, la mancanza di entusiasmo, l'insonnia, le ossessioni, le ossa, gli specchi, le calorie.
Odio essere così triste, odio scoppiare a piangere ogni giorno tra le braccia di mia madre.
Nonostante tutto questo odio, non riesco a districarmi dalle corde della malattia. A volte le sento così strette al collo fino a togliermi il fiato.
Grido piangendo, urlo che voglio stare meglio, che sono stanca, che non ce la faccio davvero più.
Vorrei uscire da questa trappola, voglio uscire da questo schifo, ma non ce la faccio.
Non so spiegare come sono state queste ultime settimane: giorni di crisi, fame ventiquattro ore su ventiquattro, insonnia, giorni in cui avrei voluto svuotare tutta me stessa, giorni di rabbia, giorni di restrizione, giorni di calcoli calorici, notti di incubi, notti eterne, notti affamate, giorni di attività fisica, giorni di stanchezza, giorni di lacrime.
Settimane instabili.