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sabato 1 marzo 2014

come una montagna che col tempo si sfalda

Sento il bisogno di ritornare quà,
Sento il bisogno di dovermi di nuovo sfogare su questa pagina personale...

Non va, ecco il punto.  Sono stanca, sto cadendo a pezzi, non ne posso più di tutto.
Ieri mattina ero a scuola, avevo un' interrogazione di storia... mi ero preparata bene, giorni a studiare quelle pagine, a integrare ciò che diceva il testo con i miei appunti copiati meticolosamente sul quaderno... ero pronta. Sostengo l ' interrogazione,  la professoressa mi mette in difficoltà con la prima domanda e io non mi riprendo più. Ho visto tutto crollare, non potevo più ambire ad un voto alto...
Finisco l'interrogazione, trattengo le lacrime fino a quando non suona la campanella dell 'intervallo e corro in bagno. Cerco di trattenere ancora le lacrime, respiro profondamente,  cerco di essere calma. Appena finisce l' intervallo scoppio in lacrime, nessuno può vedermi.
Chiamo più volte mia madre, devo parlare, devo sfogarmi. Lei non risponde e mi ricordo che quella mattina aveva tanto lavoro.
Ma perché piangevo?
Non è il voto, non è l'interrogazione. Perché ho scelto di ricominciare scuola, perché?
Non sono uscita di casa per sei giorni di fila perché dovevo studiare, copiare gli appunti con l'intento di renderli ordinati e perfetti. Dovevo.... verbo da sostituire con ho voluto. Perché mi sono così attaccata di nuovo alla scuola?
È da tempo che non mi do pace, tregua... non mi ritaglio degli spazi, ho smesso di andare dallo psicologo per avere più tempo per studiare, non esco per andare in città perché il mio senso del dovere prevalica.
Piangevo per il voto?
No. Piangevo per tutto ciò che mi sta schiacciando.
Provo vergogna per il mio corpo, non lo sopporto,  è come un peso da portarmi dietro in ogni singolo momento. Penso di essere ingrassata, non so come aver fatto a prendere peso visto che mangio sempre cose Light. Non riesco a pesarmi, ho paura di vedere quel numero sulla bilancia. La mia bilancia è lo specchio, lui non mente. Ogni mattina mi vesto per andare a scuola e quotidianamente non trovo mai gli indumenti più adatti a mascherare il mio corpo pesante. Ho mille indumenti carinissimi,  pronti a essere indossati, ma rimangono al loro posto attaccati nell'armaidio, sarebbero troppo attillati per poterli portare.
Ieri, dopo aver pianto, mi sono guardata allo specchio, matita nera e mascara colati sul viso pallido e con le occhiaie... mi sono pulita il viso... non riuscivo a tornare in classe, volevo solo scappare da quel posto, andarmene e basta. I miei compagni penserebbero che ho pianto per il voto ma non è così. .. sono andata a cercare la Prof. B.S. ... lei mi ha detto che se avevo qualche problema potevo andarle a parlare. La chiamo fuori dall' aula dei professori, sono solo riuscita a dire " non ce la faccio più,  sono stanca di tutto, di tutte le pretese che ho nei miei confronti e che alcune persone nutrono verso di me " . Poi non ho più parlato, non riuscivo a usare la mia voce. Solo lacrime, quelle parlavano per me.
A pezzi, come una montagna che con il tempo si sfalda. Sono stanca di nascondermi dietro la maschera del sorriso,  sono stanca di fare con tutti " miss va tutto bene grazie ".
Sono stanca di me. Stanca di me stessa. Non mi sopporto più.  Vorrei liberarmi del peso che sento addosso, dei miei pensieri, della mia testa.