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sabato 9 novembre 2013

dolcezza, amore e felicità

Vorrei una dieta speciale...
Una dieta fatta di dolcezza, amore, felicità...
Abbracci sinceri, forti, protettivi... sorrisi che risanano cuore e anima, contagiosi, che mandano via il cattivo tempo che hai dentro...
Affetto, quello vero, fatto di sguardi e parole. Quell'affetto in cui il dialogo è silenzioso,  portato avanti sono dagli occhi e dal cuore che sussulta appena capisci di essere scrutata dentro...
Una vita fatta di emozioni, pure, libere, forti... positive e negative che siano. Sentire qualcosa,  è questa la cosa più importate. Mettere da parte l'apatia nei confronti della vita e iniziare ad accettare le emozioni umane: invidia, rabbia, amore, spensieratezza, nervoso, gioia.
Queste sono emozioni, però di alcune il sapore mi sfugge ancora.
Vivere la vita, senza avere troppa paura del domani, infondo il domani arriva anche se ci fa così paura, non possiamo sottrarci ad esso. E quindi va affrontato,  a testa alta, rischiando anche di commettere errori e sbagli, ma l'importante è provarci...


Vorrei una dieta fatta d'amore per me stessa, per gli altri e per la vita...

giovedì 7 novembre 2013

quando c' era il dh :)

Mi ritrovo con un sorriso ebete sul viso,
E scende qualche lacrima... ma non perché sto male, solo perché sto ricordando.
La verità è che mi manca il day hospital all'infinito.  Più di tutto mi mancano le persone che quel percorso mi ha fatto conoscere... tutte dei grandi tesori.
Mi mancano quei momenti speciali.
Mi mancano gli abbracci collettivi post gruppo, quando eravamo tutte stravolte. Mi mancano i discorsi fatti sui ragazzi, sull'amore. Mi mancano le cuscinate tirate di nascosto mentre prendevamo il caffè su quei divanetti blu con i cuscini anti- stress... mi mancano le facce di zero entusiasmo prima del gruppo lettura,  lo ore passate attaccate ai termosifoni a prendere l'aria calda... quei silenzi che sembravano eterni quando nessuno in gruppo voleva parlare. Mi mancano gli abbracci di conforto quando qualcuno di noi era giù di morale o preoccupata,  le coccole scambiate, le sigarette fumate insieme...
Non dimenticherò mai quei momenti in cui eravamo libere di parlare tra di noi mentre disegnavamo o scrivevamo. I pennarelli consumati a forza di colorare mandala... quelle rare uscite di gruppo bellissime, i compleanni, gli auguri, le sorprese, i regali comprati di nascosto.
Bastava uno sguardo per comunicare tra di noi, sia quando volevamo dire qualcosa che ci faceva ridere ma non potevamo,  sia quando eravamo stanche di sentire la solita voce che tanto ci dava noia perché sembrava una cantilena.
Mi mancano i doppi sensi che qualcuno riusciva sempre a trovare nelle frasi pronunciate... le confessioni fatte la mattina presto prima di scendere in dh...
Mi manca tutto.
Mi mancate tanto ragazze
<3
Nonostante il percorso difficile che è stato, sono contenta perché ha permesso di far incontrare la mia strada con la vostra. ♥

martedì 5 novembre 2013

Quel passato così nitido

A volte mi perdo...
mi perdo per quei pochi corridoi della mia scuola, mi perdo nel bagno a fissarmi in quello specchio sistemato un po' troppo in alto per me. Inizio a vagare, e non so dove vado. A far cessare il mio vagare sono alcuni professori che vedendomi nei corridoi o intenta a specchiarmi mi salutano...
Allora torno in classe...
riesco a perdermi anche durante le lezioni... il professore parla e io non so che argomento sta trattando, forse è da mezz'ora che ho la stessa pagina sotto gli occhi e fingo di leggerla, e ogni tanto scrivo una parola sul bordo della pagina come appunto. Magari ha già spiegato altre dieci pagine, ma io non c'ero, ero assente. Fisicamente presente e mentalmente assente.
Anche a casa mi perdo, tra le pagine del libro da studiare, tra gli appunti da copiare in bella calligrafia, nel tema da fare di compito. Quando sono persa ho lo sguardo fisso fuori, verso la natura, verso luoghi che non ho mai visitato, che non conosco. Luoghi in cui vorrei tanto andare, per rompere la solita routine noiosa e triste...
 Magari se fosse colpa dell'amore questo mio annegare nei pensieri, e invece no, sono i ricordi.
Ricordi di ieri, di un anno fa, di dieci anni fa... ricordi legati all'infanzia, a quei momenti passati davanti alla finestra della cucina sperando di vedere arrivare le mie sorelle da lavoro con la loro macchina, per stare così tranquilla perchè voleva dire che Dio non me leaveva ancora portate vie così come ha fatto con la mia nonna. I pianti fatti perchè non volevo andare a scuola, perchè  non essendoci a casa sarebbe potuto accadere qualcosa di brutto ai miei genitori, e a me chi l'avrebbe detto se ero a scuola?
La stessa sensazione che provavo in prima superiore, quella paura dell'ignoto e della morte dei miei cari. Quella paura che mi bloccava ogni volta che dovevo ucire di casa, l'ansia che aumentava quando si faceva sera... quell'ansia che sono andata a placare puntando il mio pensiero e il mio controllo sul cibo e sul corpo. Era l'unico modo che conoscevo per alleviare l'ansia.
E adesso penso al DCA, al cibo, al mio corpo che deve cambiare. Penso tanto, troppo, a volte la notte non dormo.
Vivo nel passato, è questo il mio errore. Quel passato che mi fa cadere lacrime dagli occhi la notte, quei ricordi troppo nitidi per essere passati. Ricordo troppo bene, è difficile dimenticare.
E intanto vago, annego nei ricordi...

domenica 3 novembre 2013

ci saranno dei cambiamenti , eh si!

Ciao a tutti!
Oggi nel cielo c'è un pallido sole, meno male, ho bisogno di un po' di luce che scaldi la mia anima forse fredda in questo periodo. 
Sono presa dalla vita troppo frenetica, dimenticandomi che intorno a me ci sono cose , anche piccole, che potrebbero farmi sorridere o provare un dolce sussulto nel cuore. 
Con l'inizio della scuola ho abbandonato la psicoterapia,  affidandomi solo più a un colloquio privato psichiatrico una volta ogni tre settimane. Nell'ultima seduta ho chiesto se fosse possibile avere un incontro ogni due settimane e la mia proposta è stata accettata dallo psichiatra,  e ne sono felice.  Oddio, felice forse non è il termine adatto, sollevata è un termine migliore.  A una condizione però: devo aumentare di peso, almeno un chilo. Questo mi spaventa, però ho fiducia nel mio dottore e quindi vedrò come fare a prendere peso in modo sano e giusto, senza esagerare...

Martedì vado a Torino,  al day hospital,  a fare un colloquio con la psicologa che mi aveva seguita durante il percorso, per fare il punto della situazione e mi somministreranno quei odiosi e noiosi test lunghi pagine pagine e pagine... quante volte l'avrò fatti? Sette volte di sicuro, e sono sempre gli stessi! Con domande uguali ma poste in modo diverso per vedere se dici la verità o no... va beh,  vorrà dire che li farò,  e sono sicura che nella vita mi toccherà ripeterli chissà ancora quante volte. Però sono felice, per un momento rientrerò in quel luogo che mi manca tanto e che racchiude nelle sue mura speranze, paure, pianti, risate,  confessioni, scherzi, affetto, dolcezza. Quel luogo in cui mi sono sentita rinascere,  la mia seconda famiglia speciale e unica. Non dimenticherò mai tutto ciò che ho ricevuto dalle mie compagne di percorso, dai medici e dalle infermiere. 
Non dimenticherò mai quei sei mesi.
Penso che negli ultimi anni, nonostante tutti gli scogli che il day mi portava ad affrontare,  siano stati i più bei sei mesi vissuti. Fatti di vita. 

Un abbraccio a tutti
Pulce
Buona domenica ♥

sabato 2 novembre 2013

sguardi monelli :)

Sono tornata...ciao a tutti.
Ho avuto una settimana davvero piena di attività e studio, così arrivavo tutte le sere a casa distrutta e non avevo nemmeno la forza di accendere il pc e scrivere...allora vi ho lette.
È così.  Passiamo da momenti in cui sembra che le cose stiano andando meglio e poi arriva quella mazzata che ci stende per terra... io mi sento così anche nel corso di una giornata. Magari c'è qualcosa che mi fa sorridere, sentire un attimo più in pace, e poi arriva qualcosa che mi manda a terra. Più volte in queste mattinate a scuola, ho mandato dei messaggi a mia mamma con scritto che volevo solo scappare e che non ce la facevo più.  Poi mi sono domandata, a cosa serve scappare? Tanto i problemi e i dolori che non affronto oggi me li ritrovo davanti la giornata seguente, oppure sono loro che mi fanno svegliare la mattina dopo avermi tenuta per tutta la notte sveglia... a forza di scappare non si può raggiungere nessun risultato,  e questo l' ho capito.

Per il resto vi aggiorno velocemente.
Devo confessare che non ho più aggiornato anche per la paura di scrivere cose noiose e inutili, senza senso, e magari ripetitive...perché alla fine nelle mie giornate non succede niente di straordinario, è tutto ordinario compresi i momenti no...
 Scuola no comment, ho preso due insufficienze di cui una molto grave. Mi sono sentita una fallita perché per una delle due verifiche insufficienti avevo studiato, e pure molto...poi passo ore e ore a studiare per prendere dei voti che non sopporto,  non hanno senso.
Però una cosa diversa è successa... sono andata a fare lo stage nel micronido. Che carini, amorosi, dolci,  teneri e scatenati che sono quei bambini... sono bellissimi. Alcuni hanno giusto un anno, altri due. Sono delle sagome... all'inizio mi guardavano con sospetto perché non sapevano chi ero, ma poi una volta che li ho aiutati a mangiare merenda e a giocare con loro, sono stati subito come delle cozze che cercavano sempre di attirare la mia attenzione in qualsiasi modo.
Sono così teneri... e dopo quelle due ore passate con loro, ero tranquilla, con loro mi sono dimenticata i miei problemi ed ero solo presa dai loro sguardi monelli... ora passo da voi.
Un abbraccio forte